Lettori fissi

domenica 17 gennaio 2010

La leggenda di S:Antonio Abate

C’era una volta una donna incinta che era andata ad attingere l’acqua al pozzo. Dopo aver riempito la conca, cercava qualcuno che l’aiutasse a mettersela in testa, ma, non passando nessuno di là, dopo aver aspettato per un bel po’ di tempo, disperata disse:
- Madonna, non passa manche nu diavele!
Subito dopo vide un giovane al quale chiese:
- Bèlliggió’, m’ada ajjutà a ppónneme la conca?
Il giovane si mostrò subito disponibile, però le disse:
- Sscì’, però tu mm’ada dà quidde che ppurte ‘nnante.
La donna rispose di sì, anche perché pensava che il giovane avrebbe dimenticato la promessa.
La donna partorì ed ebbe un bel bambino. Quando questi si fece grandicello, incontrò il giovane che gli disse:
- Recòrda a mmàmmeta la preméssa.
Il ragazzo, quando andò a casa, riferì tutto alla mamma che gli disse di rispondere:
- N’ata vota.
E tutte le volte che il ragazzo incontrava il giovane, gli riferiva ciò che la mamma gli aveva detto.
Quando il ragazzo divenne giovane incontrò di nuovo l’uomo che gli diede sempre lo stesso incarico, ma questa volta la mamma, convinta che il figlio si sarebbe saputo difendere da solo, gli disse di rispondere:
- Va bbone, pìgghieme!
L’uomo lo prese immediatamente con sé e lo portò all’inferno. I diavoli, appena lo videro, gli fecero una grande festa. Il giovane, che aveva portato con sé il maialino e un cerchio di ferro a cui era legato un bastone, cominciò a farlo girare e colpì tutti i diavoli, che, dopo aver visto che il nuovo arrivato era più diavolo di loro, lo cacciarono.
Il giovane andò via, però dopo poco si accorse di aver lasciato il maialino nell’inferno, ritornò indietro e lo riebbe bicolore poichè una metà del corpo era già bruciata.
Questo è il motivo per cui S. Antonio Abate è raffigurato con un maialino bicolore.


...stasera da noi si fa il "fucarone"...cioè come tutti gli anni,si mette un enorme palo al centro e tutto intorno le "fascine",cioè i mucchietti di legna sottili che si fanno quando si potano le piante nei terreni...(quando eravamo piccoli andavamo di terreno in terreno a "rubarle" per farcene uno solo nostro,diverso da quello dei grandi,i quali a loro volta sapevano dei nostri "latrocinii" e se la ridevano ahahah)....poi in cima ci si mette qualcosa che raffiguri un essere umano(tipo una bambola rotta,un pelouche)che rappresenterebbe il demonio e poi gli si da fuoco!E' una cosa molto bella,anche perchè sembra di ritornare ai tempi antichi,quando intorno al fuoco si parlava,si rideva si raccontavano "e' cunte'"(piccole parabole o aneddoti di vita rurale tramandati dai nonni)e si ballava tra le risa e le urla di gioia dei bambini...e si mangiava anche!!!!infatti di rigore stasera le salsiccie arrostite con i "friarielli"(broccoletti)sfritti con aglio e mooooooooooolto peperoncino(che poi le labbra ti si gonfiano e il vino scende a fiotti ahahahah)e le "mitiche" patate arrostite sotto la cenere!!!!
Inoltre oggi comincia il carnevale e quindi sotto con il Migliaccio,tipico dolce a base di latte uova e semola(se trovo la ricetta della mia mamma poi la posto hihi)
Ragà bisogna provare per credere...sono sensazioni uniche e io sono fortunata a provarle ogni anno come se fosse il primo e come se fossi ancora quella bambina che andava dietro ai cugini più grandi a rubare le fascine!!!!

3 commenti:

  1. che bella tradizione! buona festa...
    da noi una volta si bruciava la vecchia, ma ormai non lo si fa più... peccato!
    buona domenica e un bacio ai piccoli

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  2. Un bacio grande anche a te e alle tue pupattole dolci!!!!

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  3. bella la coccarda
    complimenti Pat

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